Meglio il maschio poeta
ma col fascino di Lennon
MILANO - Gucci cambia, ribalta le regole del gioco. A chi si aspettava la riconferma di un maschio sfacciatamente sexy, Tom Ford, il bel texano, direttore creativo della maison, ha risposto con una musica totalmente diversa. Per il prossimo inverno l'idolo di Gucci sarà John Lennon, il poeta, il contestatore, una delle icone della musica rock, che occupa un posto importante nel cuore dei giovani. I "beautiful boys" cantati da John Lennon e proposti da Gucci su una passerella ricoperta di petali neri di rose argentine, hanno volti pallidi e teneri, la barba non fatta. Per loro il capo fondamentale è il jeans morbido sulla gamba, dall'aria vissuta, con il risvolto arrotolato. Gli orli sono fuori moda e il jeans, invecchiato e liso, diventa il capo più gettonato nel guardaroba maschile. Il lusso c'è ma non è ostentato.
Con i jeans sono fondamentali il berretto da classe operaia di Liverpool, la t-shirt bianca e contro il freddo pellicce di capretta, lontra, montoni lunghi. Tom Ford che ha un fiuto innegabile per il marketing, propone una moda che lui stesso definisce "più rilassata, comoda, più adatta ai tempi". E per gli emuli di John Lennon arriva a disegnare lo smoking bianco in visone (rasatissimo) che da lontano sembra un magnifico velluto. Il jeans torna in auge alla grande. Laura Biagiotti per il suo "eroe dal cuore tenero", propone la versione "cyber", ovvero il jeans realizzato con un filato dall'anima d'acciaio. Il pantalone emette bagliori argentati, come tutta la collezione Biagiotti. Ma questa durezza è solo apparente. Maglie e tessuti sono di una morbidezza infinita, al cento per cento di puro cachemire.
Metallari, ma dall'aria buona, sono invece i giovani alla D&G che si divertono a riesumare le magliette borchiate, con disegni di cobra, teschi e scheletrini o corone di spine sanguinanti miste a rose, una iconografia che riporta alla mente i Kiss, gli Iron Maiden e altri gruppi heavy metal degli anni Ottanta. Per il finale di D&G spunta un simil Michael Jackson con giacchino da cadetto, mostrine militari su pantalone asciuttissimo. Punkeggia, totalmente in nero, l'uomo Verri, mentre Issey Miyake inneggia ai giovani ambientalisti, pronti a difendere la terra saccheggiata, distrutta, umiliata con piumini simili a corazzette, un po' primordiali (come le loro urla) e un po' futuriste, gonfie e puntute...